PLUS FLORENCE SCENARI 2018 ed Eugenia Serafini Omaggio a Quasimodo
PLUS FLORENCE SCENARI Sei Mostre a Scenari è un Progetto Artistico Internazionale ideato e diretto da CarloFranza con il nome: “OMAGGIO A SALVATORE QUASIMODO nel 50° DELLA MORTE”.
Artista di questa mostra personale è la Professoressa EUGENIA SERAFINI , curata da Prof. Carlo Franza, Storico dell’Arte e Critico del quotidiano “Il Giornale” fondato da I. Montanelli.
La mostra personale si svolgerà a PLUS FLORENCE – PIANO ROSSO Via Santa Caterina d’Alessandria, 15 – 50136 Firenze – tel.+390556286347 e durerà dal sabato 21 aprile 2018 ore 18,00 fino al 18 ottobre 2018.
Il corrispondente per la Stampa, Francesco Franza ha dichiarato: “Scenari” si campiona ad essere, in una città come Firenze, lo specchio di un’arte di frontiera, assolutamente in movimento, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. E’ con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere l’arte nuova e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell’eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi in un clima di saccheggiamento della realtà, perché il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l’arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l’arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l’arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Finestre sul mondo è un punto di partenza. Con “Scenari” si troveranno ad essere coinvolti, ogni volta, sei artisti con sei mostre personali. I sei di questo capitolo sono Elena Borboni, Mokhtar Jelassi, Giulio Perfetti, Eugenia Serafini, Valentina Sforzini, Tony Tedesco.
Scrive Carlo Franza: “È proprio l’arte e anche la poesia a certificare nel tempo gli incontri, le relazioni, le influenze nell’incontro pur a distanza con sensibilità, entità, anime ugualmente risonanti; lo è maggiormente in certe occasioni come questa, ovvero la commemorazione per i cinquant’anni della scomparsa dell’illustre poeta italiano Salvatore Quasimodo (1968-2018), Premio Nobel per la Poesia, che ha innestato e dato spunto a un’altra illustre artista italiana qual’è Eugenia Serafini poetessa anch’ella, a porgere l’omaggio con una mostra e una serie di dipinti, capaci di svelare il fondamento umano e lo slancio scopertamente alto del valore della poesia. La poesia di Quasimodo, gli episodi della vita, i rimandi alla Sicilia e alla sua classicità, il dramma della guerra, gli episodi della giovinezza, le stazioni e il passaggio dei treni come metafora degli anni e del transito sulla terra, le riflessioni sulla vita e la morte e ogni altra cosa che poteva muovere e smuovere la creatività poetica dell’illustre italiano, tutto ciò ha portato a fermentazione anche la creatività fantastica e illuminante di Eugenia Serafini per l’accoglienza date alle immagini, per la dolcezza della memoria, per la loro sensualità, attive nella Sicilia-Grecia che riassume i sentimenti dell’infanzia isolana; Quasimodo e la sua terra animata da splendidi paesaggi mitici, da una plastica classicità, di una terra dolente, amara, chiusa nella sua sofferta ricerca, nel bisogno di essere amata. I dipinti mettono in luce il mondo della Sicilia, della natura, dei luoghi cari a Quasimodo, pure attraversati dal mistero dell’esistente attraverso il filtro della memoria. Eugenia Serafini è in questo processo materico, segnico, creativo, moderno, artista impareggiabile, perché fa vivere il dato poetico, la parola di Quasimodo, il verso prescelto nei termini di una edificazione, di una restituzione oggettiva del reale ed esprimendo così anche tutte le potenzialità della pittura. Opere, quelle di Eugenia Serafini, di respiro assolutamente grandioso, per la ricchezza di colore e di luce, infatti in questo colto e leggero apparire, questo capitolo pittorico nel solco di quella cultura poetica quasimodiana svela e rivela le coordinate storico-esistenziali del poeta qui ricordato”.
Eugenia Serafini è docente universitaria, artista e scrittrice/performer, giornalista, si è laureata in Lettere Classiche all’Università La Sapienza di Roma ed è stata allieva del grande Natalino Sapegno. Figura complessa e interessante, è stata Docente di Storia dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Carrara e dell’Accademia dell’Illustrazione e della Comunicazione Visiva di Roma, e dal 1999 Docente di Disegno dell’Università della Calabria. E’ nata a Tolfa (RM), piccolo e attraente borgo etrusco, nel 1946 e il suo percorso culturale l’ha portata a diventare artista di spicco nell’arte contemporanea internazionale. Poeta performer e installazionista, lavora da anni alla contaminazione intermediale e all’arte totale, utilizzando e fondendo gli apporti di diversi rami creativi: da quello visivo-digitale a quello teatrale, poetico e musicale che utilizza nella creazione delle sue installazioni performative. Direttrice editoriale dell’Artecom-onlus, ne ha ideato e dirige la Collana di Libri d’Artista e la Sezione per l’Ex-libris ed è responsabile delle rubriche di Arte e Letteratura Contemporanea della rivista FOLIVM. Numerose le sue pubblicazioni di saggi e monografie di artisti moderni e contemporanei. Vanta una vasta produzione di scrittura creativa e libri d’artista. La sua ultima pubblicazione è il bellissimo volume di poesia visuale e performativa con CD delle sue Performances, “Canti di cAnta stOrie”, Roma 2008, presentato dall’indimenticabile professor Mario Verdone che le è stato vicino per tanti anni nel suo percorso artistico ed esistenziale. Realizza da anni eventi di Cultura sul Territorio nella città di Roma ed eventi multimediali con partecipazioni internazionali di altissimo livello. E’ stata invitata a Stages, Simposi e Installazioni performative in Italia, U.S.A., Europa Orientale, Egitto, Francia, Romania, Ucraina e ha fondato nel 1998 il Museo di Arte Contemporanea “Micu Klein” di Blaj, in Romania. Sue opere si trovano nei Musei di questi paesi e in Collezioni private. Tra le partecipazioni recenti: 53^ Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia, 2009; 66^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nel film “POETI” di Tony D’Angelo; Premio Sulmona 1998, 2006, 2008; 52^ Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia, 2007; A.R.G.A.M.- Primaverile Romana 2005; Premio Michetti 2003; Premio Italia per le Arti Visive 2001. Ha vinto il Premio Leone d’Argento per la Creatività della Biennale di Venezia 2013. Nella primavera 2017 l’illustre Prof. Carlo Franza Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea la invita a tenere una mostra personale dal titolo “Arborea italiana” al Plus Florence di Firenze; ed è ancora l’illustre critico ad invitarla al Progetto del Calendario 2017 sugli “Universi” con altri 11 artisti. Nell’ottobre 2017 ancora una personale al Plus Florence di Firenze dal titolo “Le Geometrie dell’Universo” invitata dall’illustre Storico Prof. Carlo Franza, il quale inaugura ancora una sua personale dal titolo “Omaggio a Salvatore Quasimodo Nobel della Letteratura” in occasione del cinquantesimo della morte, sempre al Plus Florence di Firenze.
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. È vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l’Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato e diretto da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell’arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d’Arte.
Questa Mostra personale della professoressa Eugenia Serafini a Firenze nasce dalla necessità etica e culturale di ricordare il grande poeta italiano Salvatore Quasimodo, che fu tra i maggiori esponenti dell’Ermetismo, corrente poetica italiana di forte impatto sul rinnovamento della poesia.
Nel 1959 a Salvatore Quasimodo gli fu attribuito il Premio Nobel per la Letteratura. Dal momento che è morto nel 1968, sono passati esattamente 50 anni dalla sua scomparsa e quindi è doveroso ed anche bello ricordarne l’opera, la poetica, la personalità dolente, sempre ricca di elementi di profonda umanità che ritrova nella sua Sicilia natale (Quasimodo nacque a Modica nel 1901, lo stesso anno del padre della nostra artista/ pittrice) nei paesaggi ora riarsi, ora dolci, i colori magici del Mediterraneo e quella sorta di presenze, quasi fantasmi del passato, che dall’epoca greco-romana in poi ne hanno fatto terra di magma fertile per tutte le arti e la cultura.
A Quasimodo, la pittrice Eugenia Serafini ha dedicato delle grandi tele, tutte ispirate alla sua poetica, alle immagini e ai colori del suo versificare che ha studiato e amato a lungo nella sua adolescenza. Famosissima tra tutte, la poesia:
“Ed è subito sera“:
“Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.”
Ha citato per noi altri versi che l’hanno ispirata da:
“Cavalli di luna e vulcani”
“… Isole che ho abitato
verdi su mari immobili.
D’alghe arse ove corrono in amore
cavalli di luna e vulcani…”
Ancora dalla poesia:
“D’alberi sofferte forme”
“…Il cuore mi scopri sotterraneo
che ha rose e lune a dondolo…”
Da
“Ride la gazza nera, sugli aranci”
“…E tu vento del sud forte di zagare
spingi la luna dove nudi
dormono fanciulli,
alza le nuvole dagli alberi …
ride la gazza nera sugli aranci.”
23 aprile 2018 © Rivista letteraria Lido dell’anima – articolo di Lidia Popa
Premio Artecom-onlus per la Cultura 2018Il 19 aprile 2018 ore 17,00 Accademia in Europa di Studi Superiori ARTECOM-onlus Prof. Nicolò Brancato e, la Direttrice della Biblioteca Vallicelliana Salone Borromini piazza della Chiesa Nuova 18 a Roma, la Dott.ssa Paola Paesano hanno organizzato la Cerimonia di consegna del Premio ARTECOM-onlus per la cultura 2018 (VII Edizione) per alcune personalità significative della cultura italiana ed internazionale:
Giornalista Pino Aprile
Prof. Lorenzo Canova
Ambasciatore Dr. Gaetano Cortese
Prof. Gualtiero Harrison
Prof.ssa Marisa Settembrini.
Il programma è iniziato con il saluto della Dott.ssa Paola Paesano. Ha introdotto Prof. Nicolò Giuseppe Brancato. Sono intervenuti Prof.ssa Eugenia Serafini e Prof. Umberto Maria Milizia. Era presente alla Cerimonia Prof. Silviu Sanie di Università di Iasi Romania archeologo, storico e poeta, che ha ricevuto un Riconoscimento de Ringraziamento da parte degli organizzatori essendo già premiato dall’Accademia con il titolo Honoris causa in una delle passate edizioni. Il Prof. Silviu Sanie ha tenuto un discorso che ho tradotto in italiano per i presenti alla Cerimonia, dove sono stata onorata con l’invito a partecipare.
Hanno mandato un saluto ai Premiati e Organizzatori Sindaco di Roma Avv. Virginia Raggi, Prefetto Dr. Francesco Camerino, Prof. José d’Encarnacao Università di Coimbra Portogallo. Ha chiuso la Cerimonia Dott. Domenico Sacco poeta che ha letto in una performance gli acrostici creati in onore dei destinatari del Premio.
Erano presenti in sala alcuni poeti: Stefania Di Lino, Alessandra Carnovale, Giuseppe Tacconelli, Silvia Bove, Lidia Popa, ed il cantautore Amedeo Morrone che ha intrattenuto il pubblico con alcune canzoni accompagnato della sua chitarra.
La serata si è conclusa con una cena offerta dagli organizzatori per i premiati.
Il Premio Artecom-onlus per la Cultura viene attribuito con cadenza biennale, ha caratteristiche esclusivamente onorarie ed è riservato a “personalità del mondo della Cultura e dell’Arte che abbiano arricchito, valorizzato e tutelato il patrimonio culturale come individuato negli scopi statutari dell’Artecom-onlus”.
articolo di © Lidia Popa
20 aprile 2018 © Rivista letteraria Lido dell’anima – articolo di Lidia Popa